La Corte di giustizia dell’Unione europea ha confermato che il periodo di prescrizione inizia a decorrere solo nel 2017 (anno di pubblicazione della decisione della Commissione) e non nel 2016 (anno del comunicato stampa).
La Corte di giustizia europea ha dichiarato che: “In tali circostanze, non può essere ragionevole che, nel caso di specie, i fatti necessari per consentire [alla ricorrente] di proporre la sua azione di risarcimento danni siano divenuti noti alla data di pubblicazione del comunicato stampa relativo alla decisione C(2016) 4673 finale, ossia il 19 luglio 2016. Al contrario, la ricorrente avrebbe probabilmente acquisito tale conoscenza alla data di pubblicazione della sintesi della decisione C(2016) 4673 definitiva nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, ossia il 6 aprile 2017.
Di conseguenza, la piena efficacia dell’articolo 101 TFUE impone di ritenere che, nel caso di specie, il termine di prescrizione sia iniziato a decorrere dal giorno della pubblicazione”.
Ciò consente alle parti lese di intentare un’azione legale anche entro la fine del 2022. Questa posizione favorevole è tanto più importante in quanto ci sono già tre decisioni della Corte Suprema Federale molto favorevoli all’attore, il che significa che le prospettive possono essere definite promettenti.